La Strategia NavySeals…..

La colpa è sempre di chi esegue!

Vorrei condividere un interessante post su Linkedin di Marco Porta:

 

Storia ancora attualissima e continuo a raccontarla nei miei corsi, soprattutto quando introduco la “Strategia NavySeals” per la gestione della RCM di livello superiore. Una mia ferma convinzione che le disponibilità impianto più elevate si ottengono solo con piccolissimi team e senza coordinatori o capi.

Ormai nel corso dei miei quasi trent’anni di esperienza, ne ho viste di tutti i colori. Venendo dalla cosiddetta “gavetta” (ho iniziato come coordinatore delle commesse in cantiere, ma in verità ero anche l’Ingegnere factotum: saldatore e tubista….) so esattamente come ci si trova ad essere “vogatore”! Poi negli anni si cresce e quando ti danno la “bacchetta magica” del Capo, ti rendi conto quanto tempo si perde in riunioni fiume, in cui tanti, troppi, vogliono far prevalere le loro idee e strategie….Alla fine, vista anche la mia esperienza militare, ho messo a punto un approccio, forse un pò controccorrente, ma, vi assicuro, maledettamente efficace. L’ho chiamato semplicemente “Navyseals”. Effettivamente riconosco la mia scarsa fantasia, ma alla fine, le mie squadre operative, non prevedono coordinatori o capi, si autogestiscono e approcciano la Manutenzione Operativa a 360°, dalla mera gestione delle attività manutentive, sia preventive che correttive (in verità molto ridotte all’osso: meno del 20% sul totale) e sia nelle analisi dei guasti e delle relative azioni di miglioramento. Gli strumenti utilizzati sono quelli ormai noti, della RCM e della Lean, quello che cambia è la loro completa operatività autonoma; e come i veri NS, loro agiscono secondo precise discipline preventivamente condivise e settate: non dimenticate che siamo tutti uomini e che per poter essere super efficaci, come nei più alti livelli degli sport agonistici, bisogna essere disciplinati ed eseguire le attività nel modo più preciso possibile. Quindi, procedure operative ben scritte e dettagliate, revisioni continue e misurazioni delle performance non possono essere sottovalutate e/o trascurate.

Non è sicuramente un percorso facile, ma se la visione è chiara, basta un programma ben studiato e articolato.

E qui entrano in gioco i veri Capi, che devono rimboccarsi le maniche e scrivere direttamente le regole e partecipare almeno alle fasi iniziali di definizione della squadra e del relativo “addestramento”, altrimenti ci si ritrova, di nuovo, a discutere sul perchè si è persa la gara……

Pura utopia? Vi assicuro di no, oppure mi sbaglio?

 

 
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