L’Ingegnere…questo sconosciuto…

Oggi ho avuto il piacere di leggere un interessante intervento/opinione su Quora^©.postato da Mike Anblips (questo il link: https://qr.ae/pKTV5O).

Non conosco l’autore, ma concordo pienamente con la sua opinione e pertanto la riporto fedelmente:

“Studiare Ingegneria significa, sostanzialmente, studiare un metodo di analisi dei problemi, basato sulla Scienza in generale (Matematica e Fisica in primis), che permetta la loro soluzione ottimale sotto il profilo di:

• efficienza (costo/benefici)
• robustezza

La classe di appartenenza di questi problemi è sia vastissima che variabile, ed è per questo che non ha tantissimo senso rispondere in maniera troppo puntuale.

La chiave di volta dello studio in Ingegneria è veramente questo metodo: il suo apprendimento non è cosa semplice, costa molto impegno e va anche ‘voluto’, cioè in qualche modo ti deve interessare prendere dei problemi abbastanza definibili e mangiarteli, pezzetto per pezzetto.

Se manca questo interesse, secondo me si può ancora studiare ingegneria, magari con successo, ma si ripiegherà poi per attività ‘secondarie’ rispetto all’ingegneria pura. A seconda di molti fattori, queste attività potrebbero essere appaganti e remunerative, penso a posizioni manageriali o di responsabilità ma con aspetti tecnici limitati, oppure anche meno appaganti perché non implicano grandi responsabilità e richiedono – in realtà – un sottoutilizzo della macchina che si cerca di costruire affrontando un corso di Ingegneria.

Una postilla, in fundo. Ingegneria è una facoltà, una carriera, una direzione fortemente tecnica. Ciò significa che l’ambiente ideale per un ingegnere è quello dove si spinge per innovazione, ricerca e sviluppo eccetera. Non importa che si parli di logistica, processo, meccanica, marketing o altro. L’ingegnere serve (e si sviluppa) tanto più dove più è forte l’impulso dinamico all’innovazione e all’ottimizzazione.

E’ dunque importante capire se e quanto si sia disposti a muoversi per andare incontro alla propria ‘vocazione’“

Giusto oppure non siete d’accordo?